segunda-feira, 24 de dezembro de 2012

Natale 1926


È passato anche questo Natale. Giorno lieto, di una letizia un po’ tradizionale, come il panettone e il tacchino, come il vischio portafortuna, come il Presepio o l’Albero di Natale; giorno dunque di festa ma, come ogni data singolarmente importante e solenne, di rimpianto per quelli passati.
Sentimento strano, ingiusto in me, che sono ancora quasi bambina, che dovrei guardare solo all’avvenire, fiduciosa, serena! Forse gli anni scorsi sentivo così; quest’anno, invece, no; è diverso, non so perché. Ho paura, e non so di che: non di quello che mi viene incontro, no, perché in quello spero e confido.
Del tempo ho paura, del tempo che fugge così in fretta.
Sobre Antonia Pozzi.
Via Averno

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